Perché proviamo piacere mangiando cose dolci: è merito dell’insulina

Il picco di questo ormone dopo pranzo contribuisce all’aumento dei livelli di dopamina (dal 20% al 55%), neurotrasmettitore coinvolto nei processi di motivazione e di ricompensa L’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue attivando l’assorbimento del glucosio dopo un pasto, potrebbe avere un ruolo critico anche nel controllo dell’alimentazione. Secondo uno studio, essa è in grado di aumentare la produzione di dopamina, neurotrasmettitore coinvolto nei processi di motivazione e di ricompensa.

LA RELAZIONE TRA INSULINA E DOPAMINA
La relazione tra insulina e dopamina non era del tutto nuova, ma le ricerche fin qui condotte non avevano suggerito un legame tanto forte e non avevano dimostrato un aumento dei livelli di dopamina ad opera dell’insulina. «Lo studio rivela un ruolo completamente nuovo per l’insulina come parte del sistema di ricompensa nel cervello» (Nature Communications).

PER I RATTI A DIETA REAZIONE ANCORA PIÚ IMPONENTE
Gli esperimenti condotti su ratti e su topi hanno mostrato che il picco di insulina dopo pranzo contribuisce ad un aumento dei livelli di dopamine (dal 20% al 55%) nella regione dello striato, area cerebrale associata con il piacere. E l’effetto è maggiore nei ratti tenuti a dieta, il cui organismo si è rivelato molto più sensibile, rilasciando dopamina ad un minimo aumento di insulina.

É PROPRIO L’ORGANISMO A RICHIEDERE DOPAMINA
Quando gli animali venivano lasciati liberi di scegliere tra più opzioni, essi respingevano le bevande addizionate con farmaci insulino-bloccanti, preferendo invece quelle che consentivano loro di sentire gli effetti dell’insulina. «I dati indicano che la scelta di consumare cibi ricchi di carboidrati o a basso contenuti di grassi che alzano l’insulina è in realtà finalizzata ad aumentare il rilascio di dopamina».

(Salute, La Stampa)