PARKINSON, si vede dal TREMORE, Vero o Falso?

A molti è nota la malattia di Parkinson per il caratteristico tremore degli arti che alcuni credono sia l’unico sintomo che permette di capire quando compare la malattia. Vero o falso?

FALSO!

In alcuni casi di Parkinson, infatti, il tremore degli arti, anche a riposo, può non essere presente, come nelle forme acinetico-rigide, oppure può presentarsi in fasi successive all’insorgenza delle malattia.

Nelle forme acinetico-rigide, pertanto, il sintomo caratteristico è l’acinesia ovvero la difficoltà a compiere movimenti spontanei, naturali e quotidiani come parlare, sorridere ed ammiccare o far oscillare le braccia mentre si cammina, piuttosto che il tremore, anche leggero, che compare a riposo, come quando si è seduti in poltrona. Inoltre, non bisogna dimenticare che il Parkinson, malattia che può insorgere sia in età giovanili, tra 20 e 40 anni, oppure più frequentemente in età tra 58 e 60 anni, può manifestarsi anche con sintomi che non hanno a che fare con i movimenti, come per esempio disturbi vegetativi, disturbi sfinterici o stipsi, riduzione del tono dell’umore.

Con questi sintomi, però, chi è colpito dalla malattia spesso fatica a percepire che qualcosa non va o sta cambiando nella propria quotidianità, mentre invece per familiari, amici e colleghi, è più facile notare l’insorgenza di questi sintomi. Pertanto, è importante riconoscere e non sottovalutare i cambiamenti di comportamento, tenendo conto che i sintomi della malattia di Parkinson possono essere presenti all’inizio solo da un lato del corpo e solo successivamente diffondersi anche all’altra.