La regola del tre e via libera a pasta, cioccolato e cibi rossi: così si salva il cuore

Camminare tre volte a settimana per tre chilometri in 33 minuti allunga la vita e abbatte il rischio di morte improvvisa. E i cibi hanno la loro importanza per i cardiologi riuniti a Roma per il congresso internazionale Place l'hanno ribattezzata la regola del tre e per i cardiologi internazionali arrivati a Roma per partecipare al congresso Place, allunga la vita e previene la morte improvvisa.

La domanda di fondo dalla quale erano partiti era se lo sport facesse bene, con quale frequenza e che tipo di attività potesse servire per avere un cuore in salute.

Per questo, dopo studi e approfondimenti, hanno lanciato la regola del tre:
1. camminare a passo sostenuto almeno tre volte alla settimana,
2. percorrere almeno tre chilometri
3. e riuscire a farlo in trentatré minuti.

Eccola la soluzione. Il tutto facendolo regolarmente fino a tarda età per ottenere benefici dal punto di vista respiratorio, cardiologico, ortopedico e, non ultimo, psicologico. Insomma una ipoteca sulla longevità che guarda anche a prevenire il rischio della morte improvvisa provocata da anomalie del sistema cardiaco che "attraverso uno screening preventivo delle condizioni di salute, possono comunque essere risolte, scongiurando gli eventi tragici e inaspettati", come spiegano gli esperti. Ma non basta.

Perché, al controllo attraverso un semplice elettrocardiogramma, è fondamentale associare anche una dieta idonea.
E sempre i cardiologi SDOGANANO non solo i carboidrati della pasta, ma anche il cioccolato, purché fondente, il caffè e i cibi "rossi" per una dieta salvacuore, lanciando il messaggio per cui l'alimentazione è il vero farmaco del futuro.

Come assicura Kikuya Uno, direttore del Heart Rhythm Center presso la Sapporo Cardiovascular Clinic di Hokkaido, in Giappone, che a Place ha presentato una vera e propria "dieta salva cuore" sullo stile di vita e alimentazione degli ultracentenari dell'isola giapponese di Okinawa, spiegando: No a inutili allarmismi su cioccolato (meglio fondente) e caffè anche secondo Leonardo Calò, dell'Unità operativa di Cardiologia e aritmologia del policlinico Casilino di Roma. "Non fa male, anzi, ha un'azione benefica fino a un massimo di due tazzine al giorno, ma senza zucchero, al limite con una punta di zucchero di canna o con un po’ di miele", spiega infatti Calò.

(Fonte: Salute, La Repubblica)