Frutta, verdura e attività fisica in caso di malattia Diverticolare

A cinquant’anni, circa un individuo su due sarà interessato dalla formazione dei diverticoli, ovvero di piccole “tasche” lungo le pareti del colon.È una presenza benigna e silente che però può evolvere in condizioni patologiche ovvero la malattia diverticolare e la diverticolite, caratterizzate dall’infiammazione dei diverticoli.

È possibile però contenere il rischio di sviluppare malattia diverticolare e diverticolite seguendo alcune accortezze, come spiega il dottor Gionata Fiorino, gastroenterologo del Centro Ricerca e Cura delle Malattie Infiammatorie croniche intestinali di Humanitas.

LA DIVERTICOLOSI
Con questo termine si indica semplicemente la presenza dei diverticoli, ovvero delle piccole “ernie” della mucosa del colon, che più frequentemente interessano la parte del colon prima del retto. Tra i fattori di rischio associati alla diverticolosi ci sono la sedentarietà, il fumo di sigaretta e l’adesione a una dieta a scarso apporto di fibre con conseguente stitichezza e sforzo evacuativo. L’insorgenza dei diverticoli non è sintomatica, tuttavia se si dovessero avvertire sintomi come crampi e dolori addominali improvvisi, alterazione della regolarità intestinale o stitichezza, è bene consultare uno specialista per valutare l’eventuale insorgenza di malattia diverticolare.

DIVERTICOLITE
A differenza della malattia diverticolare la diverticolite è una condizione più seria che può richiedere persino l’intervento chirurgico: i dolori addominali sono più intensi, può comparire un sanguinamento rettale possono fare la loro comparsa anche la febbre, il vomito e la nausea.

Cosa si può fare in presenza di malattia diverticolare?
«Se la malattia diverticolare non è gravata da complicazioni – risponde il dottor Fiorino – può essere gestita con una corretta alimentazione e uno stile di vita appropriato. I diverticoli possono infiammarsi essenzialmente per un aumento di pressione all’interno del colon che è favorita dalla stitichezza, dalle feci dure, dallo sforzo evacuativo. Per cui bere molto, mangiare frutta e verdura regolarmente e fare eserciziofisico in maniera tale da avere uno svuotamento regolare tutti i giorni aiutano a gestire la malattia».

«Non c’è chiara evidenza sull’uso di farmaci, per esempio antibiotici, da usare regolarmente, per cui – aggiunge lo specialista – la prescrizione va fatta caso per caso in base ai fattori di rischio per ripresa di malattia». La malattia diverticolare può evolvere in diverticolite se non si interviene adeguatamente o la diverticolite può insorgere direttamente in maniera acuta?
«Purtroppo la diverticolite non è prevedibile, così come la gravità dei sintomi. I consigli legati alla dieta e al contrasto alla stitichezza valgono per tutti.

È importante, in caso di malattia diverticolare nota, valutare ogni peggioramento dei sintomi per rivolgersi per tempo a uno specialista per valutare la giusta terapia». «Se compaiono all’improvviso febbre alta, sanguinamento rettale e/o importante dolore addominale, è importante farsi valutare con urgenza per esempio presso il Pronto Soccorso per escludere complicanze. In questi casi, spesso, è necessaria idratazione e terapia antibiotica endovenosa e, in caso di complicanze, anche una valutazione chirurgica», conclude il dottor Fiorino.

(Salute, Humanitas)